12/04/11

ADDIO AD OTTAVIO TERRANOVA, SIGNORE DEL CALCIO D'ALTRI TEMPI


La Villese in serie C, Terranova e il primo da destra accosciato
A Villa, dove si era trasferito per giocare a calcio, vi aveva trovato moglie e lì è rimasto fino all'ultimo: Ottavio Terranova è stata una delle figure più note del calcio dilettantistico calabrese, un allenatore che in comune con altri grandi mister come Nils Liedholm e Tommaso Maestrelli aveva la classe di nascita, il 1922. La notizia della sua scomparsa ha destato grande commozione non soltanto in coloro i quali, ed io per primo, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne le grandi doti umane, un gentiluomo d'altri tempi, un padre affettuoso, quando aveva perso la sua compagna d'una vita s'era lasciato andare, usciva di casa soltanto nelle feste per andare da una delle figlie, che ha sposato un suo ex calciatore, Mimmo Cannizzaro, classe pura, di questi tempi avrebbe potuto giocare in serie A.
Gli è stato vicino fino all'ultimo il figlio maschio, Pino, che per lui era ancora Pinuccio, lo ricordo bimbetto giocare per casa nella villetta sulla via Nazionale dove tanti pomeriggi avevo passato con Ottavio: giornalista alle prime armi, seguivo il calcio minore, una gavetta che consiglierei a chi vuol fare questo mestiere. Il mister, fuori dal campo, amava leggere, era un ottimo rilegatore di libri, collezionava giornali sportivi, in casa una eccezionale biblioteca.
Più volte, incontrando Pino, al solito affettuosissimo, mi ero riproposto d'organizzare un incontro con Ottavio, anche se vederlo ormai ridotto ad una vita vegetativa, lui che curava il corpo ed era d'una eleganza naturale, ero certo che mi avrebbe fatto male. Non c'è stata la possibilità, Ottavio me lo perdonerà, la mia preghiera va ad aggiungersi a quelle della sua famiglia, di quanti, a Villa e dove era andato nel suo girovagare per i campi infuocati dei campionati dilettanti, lo ricordano per il suo stile, la correttezza, sapeva educare i giovani a diventare prima di tutto uomini.
Apparteneva ad una generazione di calciatori che andavano in campo non per lo stipendio, i guadagni erano magri, lui aveva avuto la fortuna di ottenere all'Arsenale di Messina un posto di lavoro: la serie C vedeva di fronte la Reggina, la squadra messinese che giocava sul sabbioso terreno dell'arsenale militare, e la Villese dove avrebbe concluso la carriera di calciatore iniziando quella di allenatore.
Avendo un fisico straordinario, aveva potuto, più che cinquantenne, scendere in campo come battitore libero (un ruolo ormai dimenticato) dando dei punti a giocatori ventenni, sempre con educazione, mai fuori dalle righe. Caro Ottavio, non so se l'Immenso ci consentirà quell'incontro che non sono riuscito ad organizzare, io ci credo: mi accoglierai col solito sorriso e la vigorosa stretta di mano. Un amico come te mi mancherà, moltissimo.

1 commento:

Pino caristi ha detto...

ovviamente non è la foto della Villese ma dell'U.S. ARSENALE 1948-49

U.S. ARSENALE 1948-49: In alto da sn: Mazzotta (Dir. Tecn.), Fiorello, Gianusso, Faleo, Fucà, Gennaro Nicola, Lanza, Gregorio, Moschella (All.)

In basso da sn: Di Maso, Rodilosso, Gioia, Terranova

Pino Caristi - vedere anche www.arsenalemessina@altervista.org